Potrebbe essere ovvio, o almeno dovrebbe esserlo dopo aver compiuto innumerevoli tentativi andati male, che una dieta, da sola non basta. Adesso che mi è così chiaro, mi sembra di aver scoperto l’acqua calda ma, a ben vedere, sono arrivata a comprenderlo dopo più di 20 anni. Avete mai sentito parlare dell’approccio mente-corpo? L’approccio mente-corpo, per dirla in modo ironico, è l’ultima cosa di cui un obeso tiene conto quando vuole dimagrire ed è, in assoluto, la più importante delle chiavi che gli servono per dimagrire e restare magro per sempre. Senza un approccio di questo tipo, siamo convinti che cambiando il nostro corpo, la mente, in qualche modo, ci verrà dietro. Rimaniamo quindi, intenti ad operare una trasformazione esterna che, tuttavia, non coincide con un’altrettanto adeguata trasformazione interna. Credo che gli autori delle più famose e stravaganti diete che possiamo reperire in libreria, conoscano bene il tallone d’Achille degli obesi e che, proprio per questo, puntino sempre su questo per vendere copie. Mi spiego: da quali diete siamo attratti di più, solitamente? Ma da quelle che ci fanno ottenere il massimo risultato col minimo sforzo, ovviamente! Se la regola può andar bene per l’economia, per un vero cambio di vita, aimè, non funziona così…mi piacerebbe eh, ma non va. La maggior parte delle diete che ci attraggono, hanno in comune l’illusione della libertà in qualche aspetto dell’alimentazione: la quantità, la qualità, il momento, qualcosa, insomma, che ci faccia continuare ad essere sregolati nonostante un apparente controllo. Con questi regimi, di solito, va così: seguiamo alla lettera le indicazioni dell’autore, dimagriamo, raggiungiamo il desideratissimo e sudatissimo peso forma e poi…e poi? e poi, siamo abbandonati a noi stessi e al nostro consueto comportamento alimentare. Non sto dicendo che questi programmi non ci diano indicazioni sul mantenimento, non è questo il punto. Il problema è che, a obiettivo raggiunto, la motivazione non è più così forte e la forza di volontà è finita da un pezzo. Cos’è successo? E’ successo che abbiamo cambiato il peso del nostro corpo, ma non la mente che, per anni, ha promosso una modalità di alimentarsi del tutto sregolata. Anzi, se non abbiamo adottato una dieta costruita per noi da un esperto, con molta probabilità, non abbiamo fatto altro che rinforzare uno dei nostri punti deboli: mangiare in quantità eccessiva, basare la nostra dieta solo su un certo tipo di alimento, mangiare quando vogliamo per sentirci liberi anziché mangiare quando abbiamo veramente fame. Per anni, ho cercato la dieta che mi facesse abbuffare di pizza come e quanto volevo; a parte il fatto di non averla trovata, credete che sarebbe stata davvero la mia soluzione al peso in eccesso? Ebbene, NO. Trovare la dieta dei propri sogni, dimagrire e illudersi che tutto ciò durerà per sempre, non funziona. La dura, cruda realtà, è che il lavoro lo dobbiamo fare sulla nostra mente, non solo sul nostro corpo. Mangiare una ciotola gigante di insalata, scondita quanto volete, leggera quanto vi pare, equivale a non aver cambiato nulla della vostra identità da persone sovrappeso. Potreste pensare di “essere bravi”, perché si tratta di insalata invece che di gelato o patatine, ma ne state mangiando sempre una quantità fuori dal comune. Quando il vostro autore di diete preferito, vi dirà che “siete arrivati al traguardo” e che “ora potete andare avanti da soli”, continuerete a saziarvi di ciotole di insalata ma, capiterà il giorno, in cui quell’insalata non vi soddisferà più e vorrete passare a qualcos’altro o che, per semplici motivi di circostanza, non potrete servirvi l’insalata ma avete fame e non siete stati addestrati a controllare quell’appetito, senza la vostra insalata. Cosa farete, in quel momento? La mia esperienza mi dice che: manderete tutto all’aria! Forse, un esempio potrebbe chiarire il concetto: se vedete un monaco, seduto e intento a meditare, credete che comprare un cuscino uguale al suo, sedervi allo stesso modo, chiudere gli occhi, come fa lui, vi faccia diventare un esperto della meditazione? Cosa avete di simile e cosa avete di diverso? Visti da fuori, sembrereste due monaci intenti a meditare ma, nella vostra mente, la meditazione potrebbe essere l’ultimo dei vostri pensieri. Forse potreste praticare, per qualche giorno o qualche mese, questa routine ma, senza una guida interiore, lo fareste senza risultati, con uno sforzo maggiore del monaco e sareste destinati a concludere che meditare sia qualcosa fuori dalle vostre possibilità, senza neppure aver mai meditato veramente. Cosa vi sembra più sensato, adesso? fare una dieta cercando di farla funzionare per merito della vostra forza di volontà o cambiarvi dentro, capendo perché continuate a fallire nei vostri intenti, al fine di cambiare fuori? Se avete alle spalle una storia di lotte continue col cibo e con le diete, come me, avete già provato sulla vostra pelle che una dieta, per quanto miracolosa, da sola non basta! Avete allora, ancora una possibilità: liberarvi dalla schiavitù delle cisterne di insalata, cambiando voi stessi, dall’interno.