L’immagine corporea e la sua relazione col peso

La relazione esistente fra la propria immagine corporea e il fatto di essere sovrappeso, è tutt’altro che scontata. Molti soggetti, in particolar modo le donne, sono convinti che la perdita di peso possa migliorare il loro rapporto con l’immagine del corpo. Innanzitutto, va detto che i termini “aspetto fisico” e “immagine corporea”, non indicano lo stesso concetto. L’immagine corporea è, infatti, la rappresentazione mentale che un individuo ha del proprio corpo e dipende da numerosi fattori (percezioni, convinzioni, pensieri, sensazioni, emozioni). L’aspetto fisico, invece, rappresenta come una persona è realmente (altezza, peso corporeo, colore degli occhi, ecc.).

Anche se le persone obese ritengono che il proprio eccesso di grasso sia il principale responsabile di un’immagine corporea negativa, gli studi evidenziano come molti individui, una volta dimagriti, non varino la propria percezione corporea. Analizzando la complessa relazione esistente fra peso e immagine corporea, possiamo dire che la seconda può costituire un potente fattore motivante per la perdita di peso ma che, non sempre, un’immagine corporea negativa, assume connotazioni positive quando si dimagrisce. Questo è il tipico caso di chi, una volta dimagrito, afferma:”ho perso il peso in eccesso, sì, ma ancora non mi piaccio” e, di conseguenza, prova a ridurre ancora un po’ il numero sulla bilancia.

In realtà, questa convinzione, alimentando l’eccessivo controllo sul peso e sull’alimentazione, innesca un circolo vizioso destinato al fallimento:

“sono dimagrito ma ancora non mi piaccio” ⇒ riduzione delle calorie/aumento dell’attività fisica ⇒ eccessivo senso di deprivazione ⇒ perdita del controllo ⇒ abbandono della dieta/abbuffata ⇒ aumento del peso ⇒ percezione corporea negativa ⇒ ripresa del circolo vizioso 

Ne consegue che, seppure sia auspicabile dedicare la giusta dose di attenzione ai disagi connessi all’immagine corporea negativa, è bene che gli stessi siano trattati in modo parallelo alla diminuzione del peso. Non esiste, infatti, alcun rapporto di causa-effetto fra il peso e la valutazione qualitativa della propria immagine corporea. Quanto asserito dovrebbe essere preso attentamente in considerazione da almeno tre categorie di soggetti: coloro che decidono di intraprendere una dieta per migliorare il rapporto con il proprio aspetto, coloro che, in passato, hanno perso peso conservando tuttavia un’immagine negativa del proprio corpo e, infine, da coloro i quali, una volta dimagriti, hanno continuato a percepirsi/vestirsi come quando erano in sovrappeso. 

La complessità dell’argomento, come sottolineato in precedenza, merita un trattamento esteso che intraprenderemo nel corso di più articoli successivi.

 

5 pensieri su “L’immagine corporea e la sua relazione col peso

  1. Mapy ha detto:

    Condivido, però vorrei darti la mia opinione sul perché spesso questa immagine corporea rimanga negativa anche dopo aver raggiunto l’obiettivo. Ti racconto brevemente la mia esperienza. Quando ho partorito il mio primo figlio mi sono ritrovata con quasi 15 kg in più da smaltire e siccome avevo il cucciolo e non potevo iscrivermi in nessuna palestra, decisi di mettermi a dieta ferrea. Quando persi un po’di kg li ripresi poco tempo dopo per stress. Dopo la seconda gravidanza piuttosto che mettermi nuovamente a dieta (seppure i kg in eccesso erano la metà della prima) andai in piscina. Mangiare le stesse cose (sane!), ma fare dello sport allo stesso tempo, mi ha fatto tenere la forma molto più a lungo e soprattutto ero più serena psicologicamente. Forse una piccola differenza sta qui: se raggiungi l’obiettivo grazie a delle sfide fisiche allora è più probabile che riesca ad ottenere a lungo termine l’attitudine positiva e la forma. Ma è solo una mia opinione… 😊

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    • Mapy ha detto:

      P.s. la sfida fisica di cui parlo non è ovviamente un semplice “fare movimento” ma mettersi proprio in gioco in qualche modo nello sport. Io l’ho fatto facendo agonismo (e ho più di 40 anni…).

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  2. Paolini Elettra Psicologa ha detto:

    Ciao Mapy e grazie per avermi raccontato la tua esperienza. Il “motivo” dello sblocco psicologico può certamente essere una sfida fisica, com’è stato nel tuo caso, come può risiedere in molti altri obiettivi o desideri da realizzare. Si tratta di aspetti molto personali e che possono differire di molto da una persona a un’altra. Bene che tu sia riuscita, con le tue risorse, a trovare la via giusta per te 😊

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  3. Laura & Samantha ha detto:

    Bello questo articolo, davvero interessante! Io ho visto il mio corpo cambiare a seguito dell’ipotiroidismo e non è stato facile. Adesso sono più serena perché mi sono circondata di cose belle. Della mia vita non voglio sprecare nemmeno un secondo a piangermi addosso. Ho migliorato lo stile di vita, sono dimagrita di qualche chilo ma la cosa più importante è che adesso sono più felice. Laura

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