A chi/cosa attribuisci il controllo del tuo peso?

In un suo libro, il Dott. Phil McGraw (McGraw, 2005), psicologo statunitense da sempre al lavoro con persone sovrappeso, spiega un concetto molto utile al fine di controllare pensieri e azioni connessi all’alimentazione. Il costrutto in esame, viene definito dall’autore con le parole “Attribuzione del Controllo del Peso” (ACP) e sta ad indicare chi o che cosa, secondo un soggetto, è responsabile della sua forma fisica. Si prospetta, di conseguenza, tre tipologie di ACP: esterno, interno, fatalista.

Nel primo caso, ovvero nel caso di un’attribuzione del controllo del peso di tipo esterno, la persona è convinta che il suo peso dipenda da fattori quali il metabolismo, i geni, una storia familiare di obesità, fattori, insomma, che riguardano ciò che li circonda e sui quali si ha poco controllo personale. Nel caso di un ACP di tipo interno, invece, i soggetti pensano che la capacità di dimagrire risieda esclusivamente nelle proprie capacità; infine, chi possiede un’ACP fatalista, è convinto che tutto ciò  che riguarda il proprio aspetto, sia imputabile alla sfortuna o al destino.

Per cercare di comprendere a quale categoria appartenete, elencherò di seguito una serie di affermazioni; Le asserzioni con le quali vi sentirete maggiormente in accordo, vi daranno un’idea del vostro stile di attribuzione.

  • ATTRIBUZIONE DEL CONTROLLO DEL PESO DI TIPO INTERNO
    • Ingrassare, dimagrire e mantenere il peso forma dipende esclusivamente da me;
    • Sono in sovrappeso a causa delle mie abitudini alimentari;
    • Sono in sovrappeso perché non mi muovo mai, o non mi muovo abbastanza;
    • Se stabilisco degli obiettivi realistici e misurabili posso perdere peso, non importa quanto;
    • Non riuscire a dimagrire dipende dal fatto che non mi impegno abbastanza.
  • ATTRIBUZIONE DEL CONTROLLO DEL PESO DI TIPO ESTERNO
    • Il mio peso e la mia forma fisica dipendono il larga misura dalla storia della mia famiglia
    • Ho bisogno di un programma preciso e strutturato per dimagrire, altrimenti non ci riuscirò;
    • Mi affiderei a medici e nutrizionisti competenti per dimagrire;
    • Ho bisogno di pillole dimagranti o altri rimedi simili per perdere peso;
    • Mangio troppo perché nell’ambiente in cui vivo sono molte le tentazioni alimentari.
  • ATTRIBUZIONE DEL CONTROLLO DEL PESO DI TIPO FATALISTA
    • Raggiungere il peso forma è una questione di fortuna;
    • Non riesco a dimagrire perché sono sfortunato;
    • Se avrò una giornata negativa interromperò la dieta;
    • Non importa se riesco a dimagrire, se ingrasso, o se resto così come sono, in ogni caso sono cose che succedono, è la vita;
    • Se riesco a seguire il programma di attività fisica previsto significa che sono molto fortunato.

Riconoscere chi, o che cosa, ritenete responsabili del vostro peso, ha una forte influenza sul vostro dialogo interiore. Se il vostro stile di attribuzione è eccessivamente sbilanciato verso uno dei poli, potrebbero sfuggirvi le vere motivazioni della situazione in cui vi trovate. Se per esempio, la vostra ACP è di tipo interno, potreste attribuire a voi stessi la responsabilità della riuscita o del fallimento di un’iniziativa che prendete ma, al tempo stesso, potreste privarvi di supporti esterni che, indubbiamente, risulterebbero utili ai vostri scopi (consulenza ed esperienza dei professionisti o sostegno di un amico). Inoltre, attribuire ogni insuccesso alla propria incapacità personale, vi porta ad interiorizzare un’immagine di voi stessi negativa, la quale vi ostacola nel proseguimento della dieta, così come in ogni altra iniziativa. D’altra parte, anche un’ACP di tipo esterno può essere fonte di ostacolo. Seguendo questo stile di attribuzione, sarete portati a dare eccessiva importanza al tipo di dieta o, ad esempio, al tipo di attività fisica, riducendo il vostro impegno che, secondo le vostre convinzioni, non ha molto a che vedere con il successo o l’insuccesso del programma di perdita del peso. Allo stesso modo, potreste dare la colpa alla genetica o ai parenti che vi assillano per mettervi a dieta, e dire a voi stessi che, per colpa di queste circostanze, non riuscirete mai a dimagrire. Anche il timore di imporre alla propria famiglia un regime alimentare più salutare, è una scusa molto diffusa fra chi presenta un’ACP esterna (persino quando i cambiamenti non riguardano tutti i conviventi). Infine, un’ACP di tipo fatalista, non tiene minimamente conto della necessità dell’autodisciplina. Le persone che presentano questo stile, sono quelle che fanno più fatica a perdere peso; questo, evidentemente, si lega alla convinzione che siano il destino e la fortuna a decidere tutto ciò che accade loro.

In definitiva, un equilibrio fra questi stili di attribuzione, rappresenta certamente la soluzione migliore per affrontare, di volta in volta, le situazioni che si prospettano. Ogni circostanza, infatti, ha le sue cause che, al di là delle nostre convinzioni personali, possono variare e necessitano di un’analisi dedicata. Conoscere il tuo stile di attribuzione del controllo del peso, ti aiuterà in modo concreto ad esaminare il dialogo interiore che hai con te stesso. Una volta fatto questo, poi, potrai decidere di passare all’azione (quando la situazione dipende da te), di chiedere aiuto (quando le tue risorse personali non bastano), di riconfigurare i tuoi obiettivi (quando un fatto non può essere cambiato, ma solo accettato), ecc.

Ricorda: “É l’interpretazione di una situazione, piuttosto che la situazione in sé, a influenzare le nostre risposte”.

 

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