Quando l’obesità va a braccetto col Binge Eating

Il Disturbo da Binge Eating (BED) è stato descritto per la prima volta nel 1959 dal medico americano Albert Stunkard al fine di illustrare le caratteristiche di un sottogruppo di pazienti con obesità ed episodi ricorrenti di alimentazione eccessiva e incontrollata. Solo nel 2013, tuttavia, il disturbo viene riconosciuto come categoria diagnostica distinta.

Da allora gli studi sul BED si sono moltiplicati fino ad arrivare a più di 2000 negli ultimi 15 anni.

Due aspetti, in paricolare, sono emersi da queste ricerche:

  1. i meccanismi che mantengono le abbuffate sono diversi da individuo a individuo (Dalle Grave,2014);
  2. i trattamenti per la perdita di peso perdono di efficacia quando il BED è associato all’obesità (Wilson, Wilfrey, Agras, Bryson, 2010).

Ma quali sono le caratteristiche distintive del Binge?

La peculiarità del BED è la presenza di episodi di abbuffata ricorrenti (= assunzione in un discreto periodo di tempo – per es. meno di due ore – di una quantità di cibo significativamente più grande di quella che le persone mangerebbero in un simile periodo di tempo e in circostanze simili).

Per essere considerato episodio di abbuffata, l’eccessivo consumo di cibo deve essere accompagnato dalla sensazione di perdita di controllo (American Psychiatric Association, 2013). Un indicatore della perdita di controllo è l’incapacità di evitare di mangiare o di fermarsi quando si è iniziato.

E’ possibile, tuttavia, che gli individui programmino l’abbuffata. In questo caso gli episodi sono considerati abbuffata se l’individuo non è in grado di farne a meno.

Differenze tra abbuffata oggettiva, abbuffata soggettiva ed alimentazione eccessiva

Abbuffata oggettiva: assunzione di una quantità di cibo elevata associata alla perdita di controllo;

Abbuffata soggettiva: la perdita di controllo non è associata all’assunzione di una grande quantità di cibo;

Alimentazione eccessiva: assunzione di una quantità di cibo elevata NON associata alla perdita di controllo.

Per la diagnosi di BED è richiesta la presenza di almeno un episodio di abbuffata oggettivo la settimana per 3 mesi, associato a marcato disagio e ad almeno 3 delle seguenti caratteristiche:

  • mangiare molto più rapidamente del normale;
  • mangiare fino a sentirsi spiacevolmente pieni;
  • mangiare grandi quantità di cibo quando non ci si sente fisicamente affamati;
  • mangiare da soli a causa dell’imbarazzo per quanto si sta mangiando;
  • sentirsi disgustati verso se stessi, depressi o molto in colpa dopo l’episodio.

N.B. ! I criteri diagnostici del BED non richiedono la presenza di sovrappeso/obesità.

Ciò premesso, il BED, pur essendo presente anche negli individui normopeso, è frequente anche in quelli con obesità. Ciò è spiegato alla luce del fatto che la tendenza generale a mangiare in eccesso e in modo sregolato è normalmente più presente nelle persone con obesità.

Esistono però 4 motivi principali per cui il BED deve essere distinto dall’obesità:

  1. La maggior parte delle persone con obesità non soffre di BED;
  2. Gli individui con BED, in confronto a quelli con obesità di pari peso, consumano più calorie;
  3. Le persone con BED e obesità sono più sedentarie delle persone con obesità senza BED;
  4. Le persone con BED e obesità riportano con maggiore frequenza un’eccessiva valutazione del peso e della forma del corpo rispetto a quelli con obesità che non hanno queto disturbo.

Trattamento

Le linee guida NICE (National Institute for Health and Care Excellence) raccomandano la Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) come trattamento di scelta per il BED.

Tale trattamento si concentra sui meccanismi di mantenimento del BED attraverso la stesura di obiettivi personalizzati giacché, come abbiamo detto in precedenza, per ogni paziente operano processi differenti.

Il modello integra i meccanismi conosciuti di mantenimento degli episodi di abbuffata ma anche quelli che contribuiscono a mantenere l’eccesso di peso.

Per esemplificare in maniera semplice (anche se non esaustiva) i possibili focus del trattamento, lascio di seguito un breve elenco:

  • Eventi e cambiamenti emotivi associati (valutare se le emozioni e gli eventi sono un problema da affrontare);
  • Eccessiva valutazione del peso e della forma del corpo (N.B. non si parla di semplice insoddisfazione corporea la quale è molto più diffusa nella popolazione generale);
  • Affrontare obiettivi di peso non realistici e obiettivi non raggiungibili attraverso la perdita di peso;
  • Affrontare la tendenza a imporsi regole dietetiche rigide;
  • Implementare il livello di attività fisica/ridurre la sedentarietà;
  • Raggiungere un’alimentazione moderata e flessibile
  • Affrontare i rischio di ricadute;
  • Valutare possibili tentativi futuri di perdita di peso;
  • Migliorare la sicurezza di sé;
  • Migliorare le relazioni interpersonali;
  • Affrontare le pressioni sociali a essere magri.

Come detto in precedenza, sarà la formulazione personalizzata a fungere da guida per il trattamento.

Quest’ultimo può essere somministrato esclusivamente da professionisti della salute debitamente formati al fine di garantire la sicurezza del paziente oltre che l’efficacia stessa del trattamento.

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