I terapeuti lo sanno bene: quando qualcuno chiede aiuto per cambiare in modo più o meno radicale la sua vita, è molto più proficuo che il percorso avvenga in periodi liberi da altri stress e mutamenti.
Anche per quanto concerne l’alimentazione vale lo stesso principio. Se siamo finalmente giunti alla consapevolezza che è ora di modificare il nostro modo di rapportarci al cibo, almeno durante il periodo in cui affrontiamo il percorso psicoeducativo, sarebbe buona prassi non prendere altri impegni che possano sovraccaricarci in modo eccessivo.
Andare all’origine del problema, guardarsi dentro, trovare la forza e le strategie per cambiare e metterle in pratica, sono tutti processi che ci richiedono molte risorse.
Come dico sempre a chi mi rivolge la sua fiducia, però, la sfida contro l’alimentazione compulsiva, contro le abbuffate e, più in generale, contro l’obesità, è continua e ci mette alla prova in modo costante seppur con alti e bassi.
Per questo motivo, quando al consueto battagliare col cibo si aggiungono cambiamenti di lavoro, figli in arrivo, trasferimenti, preparazioni a colloqui od esami e via discorrendo, può essere utile avere un piano B a cui ricorrere per non perdere completamente il controllo.
Vediamo allora 6 modi di mantenere il controllo sull’alimentazione quando la vita diventa “pazza”:
- STABILISCI DELLE PRIORITÀ; Considerando che “nessuno può fare tutto, per tutto il tempo”, un ottimo modo per conciliare gli impegni è stabilire delle priorità. Se la vita diventa impegnativa può essere necessario lasciar andare qualcosa, anche se solo per un breve arco di tempo. Se ti senti indeciso su cosa dovrebbe avere la massima priorità, pensa a ciò che ti fa stare meglio e che ti permette di mantenere un certo “equilibrio in mezzo al caos” (per esempio, assicurati di riposarti a sufficienza o di ritagliarti 1 ora per dedicarti a qualcosa che sia capace di ricaricarti le batterie). Se sei indeciso, quindi, ricorda che dando la priorità a te stesso non puoi sbagliarti.
- PRENDITI DEL TEMPO; Se non lo hai fatto seguendo il primo punto, allora è giunto il momento di farlo ora: prenditi del tempo per te. Cerca di fare delle cose che siano “solo per te” e che, possibilmente, ti aiutino a stare meglio. A tal proposito potresti anche crearti una sorta di kit di auto-cura: una scatola in cui riporre qualcosa capace di risollevarti da stress e stanchezza come un dvd con il tuo film preferito, una maschera per il viso, una bustina della tua tisana rilassante, una tea-light da accendere mentre ti immergi nella lettura, un diario da scrivere o scarabocchiare, ecc.
- SCRIVI DEGLI ELENCHI; Quando gli impegni si sommano e non ti danno tregua, fare un elenco dei compiti del giorno (o della settimana) può sgravare molto i tuoi pensieri così come la tua memoria. Programma allora le cose da fare assicurandoti di mettere a disposizione di ognuna, del tempo a sufficienza. Ricorda però: se qualche impegno dovesse saltare, non è la fine del mondo perciò riprendi il tuo elenco e riparti da dove hai lasciato. Sfrutta l’inconveniente per rivedere le future liste.
- MANGIA CORRETTAMENTE; L’avrò detto ormai fino alla noia: la prima regola per evitare le abbuffate è nutrirsi a sufficienza. Restrizione alimentare e binge eating vanno a braccetto quindi, soprattutto nei periodi di particolare stress, assicurati di mangiare rispettando le tue esigenze energetiche ma anche psicologiche. Se tutto ciò non dovesse bastare, non abbatterti. Di fronte a un grave problema di obesità o di dipendenza da cibo, aspettarsi di essere ligi e perfetti in momenti di caos e stanchezza è a dir poco utopistico e apre ancor più la strada al lassismo perciò cerca di fare del tuo meglio ma niente sensi di colpa inutili e controproducenti.
- DIMENTICA LA PERFEZIONE; Se la perfezione non risulta tangibile nemmeno nei periodi di gloria del comportamento alimentare (d’altra parte non dovrebbe essere questo l’obiettivo!), figuriamoci quanto lo possa essere in momenti di grandi traslochi emotivi. Gli errori sono dietro l’angolo perciò la cosa più perfetta che tu possa fare in questi periodi è accettare le sviste e andare avanti.
- CHIEDI AIUTO; Specialmente se sei donna, avrai sperimentato almeno una volta nella vita la “sindrome di Wonder Woman”…scherzi a parte…tutti noi possiamo avere la sensazione che chiedere aiuto sia l’auto-denuncia delle proprie incapacità o, quantomeno, della propria infallibilità. La verità è che…nessuno di noi ha dei super poteri così come la parola “incapacità” è davvero troppo inappropriata e limitata per descrivere il comportamento di una persona che chiede un supporto a causa dei molti problemi che gravano su di sé. Smettiamola, allora, di addossarci tutto il peso sulle spalle, facendo le cose malamente ed esponendoci, di conseguenza, ad un’ancor più negativa visione di noi stessi.
Lungi dall’essere risolutivi di situazioni complesse e multi-sfaccettate, questi 6 consigli possono offrirti una guida per uscire dall’impasse di cambiamenti più o meno imprevisti e variegati.
Non tutte le circostanze della vita sono affrontabili allo stesso modo e strategie che hanno funzionato in passato non è detto che possano tornare utili allo stato attuale. Se le richieste del tuo ambiente eccedono quelle che rappresentano le tue risorse e/o ti senti a rischio di ricaduta rispetto a problemi che pensavi di aver superato da tempo, chiedi un aiuto professionale! Non aspettare di trovarti nell’occhio del ciclone.