Se frequentate da un po’ di tempo questo blog, sapete che sono solita offrire molti consigli pratici, spunti per agire, strategie di comportamento. In realtà anche chi viene fisicamente da me per affrontare l’intero programma di educazione ad un sano comportamento alimentare si sente dire, proporre, consigliare, suggerire, moltissime nozioni che possono cambiare radicalmente il suo rapporto con il cibo e il nutrimento in generale. C’è un problema però che molti sottovalutano; non riguarda solo coloro che vogliono modificare un comportamento alimentare che li ha condotti al sovrappeso, riguarda tutti, o quasi, coloro che vogliono CAMBIARE. Provo a spiegarvi il concetto citando questo dialogo tra un maestro e il suo discepolo:
Mentre il maestro Hotetsu del monte Mayoku stava usando un ventaglio, venne un monaco e gli chiese: “La natura del vento non cambia: non c’é luogo dove non giunga. Perché allora tu usi il ventaglio?” Il maestro disse:” Tu sai solo che il vento ha una natura che non cambia. Però non sai la ragione per cui non c’é luogo ove non giunga”. Disse il monaco: “Allora, qual è la ragione per cui non c’è luogo ove il vento non giunga?” Al che il, il maestro semplicemente agitò il ventaglio. Il monaco si inchinò.
Ci avete mai pensato? Potete conoscere tutte le spiegazioni sul perché avete un problema o sul perché non riuscite a raggiungere un determinato obiettivo ma, a ben vedere, finché non agite per modificare la situazione, il problema continuerà a persistere e l’obiettivo non rimarrà altro che un sogno nel cassetto. Forse vi sembrerà una considerazione scontata ma quante volte, pur sapendo cosa avreste dovuto fare, non avete agito affatto? Quante volte siete andati da un professionista attribuendo a lui tutta la responsabilità del vostro successo e della vostra soddisfazione? Lo abbiamo fatto tutti. Forse è proprio per questo che non esiste un servizio psicologico “soddisfatti o rimborsati”. Il professionista vi aiuta, vi da proprio tutti gli strumenti del caso, ma se non agitate il ventaglio, non sentirete l’aria.
Il problema di base è che molti tendono a confondere il “decidere di fare” con il “fare”; accade così che diciamo a noi stessi: “ho deciso che farò più attività fisica”, “ho deciso che mi impegnerò a mangiare in modo più sano”, “ho deciso che è arrivato il momento di porre fine alle abbuffate”, e così via…
Beh, a un primo sguardo sembrerebbe che ci sia una possibilità di cambiamento all’orizzonte. Non fraintendetemi: è normale che se dovete modificare un qualche aspetto della vostra vita, dobbiate deciderlo, dobbiate pensarci su, dobbiate valutare; nel farlo, molto probabilmente, ve ne starete seduti a prendere appunti o a guardare il soffitto concentrati sui pensieri; non c’è nulla di male. Il problema sussiste se, facendo ciò, vi siete convinti che state agendo per cambiare…NO! Posso garantirvelo. Potete decidere di scalare l’Everest entro il prossimo anno ma se poi, in tutti i 365 giorni successivi, non vi allenate, non comprate l’attrezzatura adeguata e non organizzate il viaggio, l’Everest continuerete a vederlo soltanto in qualche documentario.
E allora? Come si fa a cambiare? Come si fa a passare dal pensiero all’azione? Nel prossimo articolo vi proporrò un utile strumento per cominciare. Non voglio anticiparvi nulla ma sono convinta che potrà essere utile anche ai più pigri.
Per ora vorrei solo che teneste a mente quello di cui abbiamo discusso oggi:
- per cambiare bisogna agire;
- per perdere peso occorre apportare modifiche ai propri comportamenti;
- per raggiungere i risultati che ci prefiggiamo non basta recarsi da un professionista: sì, ci spiegherà COME, PERCHÉ, QUANDO, DOVE è meglio mangiare ma non potrà farlo al posto nostro;
Forse posso sembrare un po’ dura nel dirvi queste cose ma ho altrettante buone notizie per voi:
- passare all’azione é possibile;
- modificare i propri comportamenti è fattibile ed un professionista può farvi risparmiare tentativi ed errori indicandovi la strada;
- il professionista non può perdere peso al vostro posto ma è un compagno di viaggio che vi potrà tendere la mano quando e se ne avrete bisogno; non siete soli.
Vi ho rincuorato almeno un pochino? Ci vediamo presto con la sorpresa che ho preparato per voi. Non scordate di agitare il ventaglio !