Insegniamo ai nostri bambini che il cibo non è un premio

La mia storia personale, specialmente quella della mia infanzia, è ricca di ricordi legati al cibo. Molti episodi mi sono stati raccontati una volta cresciuta ma tantissimi altri fanno parte del mio bagaglio, senza bisogno di alcun ripasso. Come tutti i bambini, avevo certamente le mie preferenze, e le ho tuttora, ed è proprio su queste che chi mi ha cresciuta ha fatto leva quando voleva ottenere qualcosa da me. Intendiamoci: naturalmente questo non era certo l’unico sistema educativo che genitori e nonni applicavano con me ma, sicuramente, premiarmi con un dolcetto o promettere una merenda golosa dopo i compiti o in seguito alla visita dal pediatra, erano tutte strategie utili a rendermi più diligente. Non penso affatto che tutto questo sia stato messo in atto con l’intento di ledere il mio rapporto col cibo, sta di fatto che, ancora oggi, quando ho una giornata difficile o quando riesco a portare a termine tutti i miei “compiti”, la tentazione di premiarmi con un bel dolce è forte. Questo sistema a premi a base di cibo si è radicato profondamente in me diventando del tutto naturale; mi sono colta sul fatto numerose volte mentre, fra me e me, pensavo:”ah, che brava! ti meriti proprio una bella porzione di…” e completavo la frase con uno dei miei cibi preferiti, il più delle volte ipercalorico. Non voglio dire, perché non lo penso e perché non sarebbe vero, che tutte le cattive abitudini alimentari che una persona in sovrappeso possiede, sono frutto di una scorretta educazione da parte delle figure di riferimento. Il mio intervento di oggi è invece molto più puntuale e circoscritto: il cibo non è un premio! Lo dobbiamo sapere noi e, quindi, lo dobbiamo insegnare ai nostri figli e nipoti. I bambini, se li osserviamo, hanno tanti interessi e, dunque, se proprio vogliamo rendergli più piacevole un’attività che fanno mal volentieri (come i compiti o una visita dal dottore), promettiamogli di portarli al parco o di andare a giocare con un amichetto, rinforziamo le buone abitudini. Ricordiamoci che fin da piccoli, grazie alla perfezione con cui il nostro corpo è in grado di regolarsi, la capacità di ricercare il cibo quando si ha fame e di smettere di mangiare quando si è sazi garantisce di per sé una sana alimentazione. Come persone responsabili, curarci di far avere al bambino gli alimenti corretti, nelle quantità adeguate e cucinate nel modo più sano possibile è tutto ciò che dobbiamo fare per educarli al meglio dal punto di vista alimentare. Come dico sempre: “il cibo è la tua energia; NON il tuo conforto, la tua motivazione, la tua ricompensa!”.

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