In merito al cosiddetto diario alimentare, la letteratura è ricca di opinioni contrastanti. Ciò avviene non solo in quanto, come abbiamo avuto modo di vedere in articoli precedenti, gli autori fondano le proprie opinioni su basi teorico-metodologiche differenti, ma anche perché non esiste una definizione univoca di diario alimentare. La prassi più comune, prevede l’annotazione di ciò che mangiamo ogni giorno, in modo da avere un chiaro resoconto di quali cibi consumiamo, di quanto ne mangiamo e a quali orari del giorno. Questa tecnica, sicuramente utile, permette al soggetto in sovrappeso, che di fatto deve essere rieducato a una corretta alimentazione, di monitorare ma soprattutto di prendere atto del suo comportamento alimentare, al fine di tenerlo maggiormente sotto controllo. Tenere un diario, per molti, significa responsabilizzarsi verso le proprie scelte, mettere concentrazione ed attenzione in azioni che prima erano svolte senza consapevolezza. Per questo motivo, fondando la mia opinione su quanto previsto dall’approccio cognitivo-comportamentale, ritengo la scrittura del diario alimentare, un’operazione non solo auspicabile ma fondamentale. Occorrono, tuttavia, almeno un paio di precisazioni: come scrivere il diario e per quanto tempo tenere un diario; in merito alla prima, ritengo che, a parte una precisa e dettagliata descrizione di quanto si è mangiato durante la giornata, sia ancor più utile programmare, nel giorno precedente, ciò che si mangerà in quello successivo. Ciò significa che: 1) se la vostra dieta vi prescrive in modo rigoroso gli alimenti che mangerete giorno per giorno, riporterete semplicemente questi cibi nella vostra pagina di diario, nel giorno corretto di riferimento; 2) se la vostra dieta vi offre più possibilità di scelta fra diversi cibi ogni giorno, sceglierete il giorno prima cosa mangiare il giorno dopo e, ancora una volta, lo annoterete sul diario. Cosa fare, quindi, con tutti questi alimenti già riportati sull’agenda ancor prima di averli mangiati? Quando inizierete la giornata, spunterete semplicemente con una ” √ ” gli alimenti che avrete effettivamente consumato, mentre segnerete entro la categoria “alimentazione fuori programma” ciò che avete mangiato ma che non era previsto nel vostro regime dietetico. Questa operazione ha almeno 5 benefici:
- programmando giorno per giorno cosa mangiare, non avrete la scusa di non possedere gli ingredienti necessari per preparare le vostre pietanze;
- non avendo possibilità di scelta (perché sapete già cosa dovrete mangiare e non sarà necessario inventarvi cosa cucinare all’ultimo momento), sarà più facile rispettare il vostro programma dietetico;
- sarete maggiormente consapevoli dell’alimentazione non programmata e più stimolati a non riempire questa casella nella vostra agenda;
- avrete i vantaggi di aver compilato un diario giornaliero di ciò che mangiate senza, tuttavia, doverlo fare in momenti “scomodi” della giornata; scrivendo la sera precedente, i piatti consentiti il giorno successivo, infatti, basterà semplicemente evidenziare o cancellare quelli che avete mangiato o che avete avanzato.
- potrete rendervi il merito per qualcosa di concreto (la compilazione del diario) che testimonierà il vostro impegno quando incontrerete dei momenti di difficoltà; il diario è la prova che siete capaci di stare a dieta!
Veniamo, infine, alla questione “tempo”, ovvero: per quante settimane dovrete tenere un diario? La mia risposta è: fino a quando non sarete capaci di mangiare correttamente senza un controllo esterno. Cosa significa? in termini di tempo equivale a dire: qualche mese, 1 anno, 2 anni, per sempre. In termini concreti significa che tutto dipende da voi, nel senso più soggettivo che questa affermazione può avere. Potreste averne bisogno fino a che non raggiungerete il peso stabilito col vostro medico; potreste averne bisogno durante il mantenimento; potreste averne bisogno per sempre, perché per voi il diario è una fonte indispensabile di controllo. Non importa cosa vi permette di avere un peso normale per sempre: se il diario è il mezzo, allora lo compilerete tutta la vita. Se sarà un’altra strategia, allora metterete in pratica quello stratagemma per sempre. Per molti di voi, in ogni caso, non sarà necessario arrivare a tanto. Con molta probabilità, dopo qualche mese di utilizzo, sarete in grado di monitorare il vostro comportamento alimentare senza supporti esterni. Se sarete, invece, tra coloro che utilizzeranno il diario per sempre, voglio dirvi che “non è una vergogna usare una stampella per camminare; sarebbe invece deprecabile stare seduti tutta la vita solo perché non vi va di utilizzarla”.