Recentemente vi ho parlato del concetto di astinenza dialettica descrivendovela come una capacità di sintesi degli opposti il cui risultato equivale a qualcosa di più della somma degli elementi contrapposti; Ve ne ho parlato nell’ambito della difficoltà, che spesso si presenta in coloro che stanno a dieta, di integrare il fallimento (la scivolata alimentare) con la perfezione (altrettanto ricercata quando vogliamo essere fedeli a un regime alimentare che è stato costruito per noi dal nostro dietista). Oggi vorrei proporvi un esercizio pratico che possa esservi d’aiuto nel rendere più semplice questa tanto agognata integrazione. Si tratta di un esercizio di foto terapia, forma di terapia a me molto cara per le sue radici artistiche e per le sue straordinarie potenzialità nel comunicare messaggi chiari e nel favorire insight su problemi e dilemmi anche molto complessi.
Certo, non tutti potrebbero avere dimestichezza con la macchina fotografica, ma non è questo il punto. Qui non ci interessa realizzare un prodotto artistico di qualità né dimostrare di avere particolare affinità con il mezzo della fotografia in generale. Si tratta semplicemente di sfruttare lo strumento “foto” per spostare sul piano della realtà il tentativo di risoluzione di un dilemma che, affrontato solamente nel regno dei propri pensieri, può risultare troppo difficoltoso ed astratto.
Ma veniamo a noi…cosa dovreste fare?
Immaginate per un attimo una possibile rappresentazione del vostro dilemma dialettico; per esempio potreste pensare a voi stessi mentre ricadete in una abbuffata, da una parte e a voi stessi mentre sedete a un ristorante con gli amici e di fronte a un piatto sano e gustoso che vi permetterebbe di seguire correttamente la vostra dieta. In sostanza vi chiedo di immaginare due situazioni, o due oggetti, o due immagini di voi stessi, (o quello che preferite) che rappresentino la vostra idea di fallimento e la vostra idea di perfezione nell’ambito del vostro percorso di dimagrimento.
Adesso è ora di prendere la macchina fotografica!
Scattate due foto (potete realizzarne diverse per poi scegliere le più adatte in un secondo momento) che siano adatte a simboleggiare gli estremi del dilemma e stampatele come meglio potete per poterle utilizzare nel compito successivo (se non volete rovinarle potreste dapprima stamparle e successivamente farne una fotocopia).
Ora prendete un foglio sufficientemente grande da poter contenere entrambe le foto e cominciate ad immaginare quale possibile sfondo potrebbe conciliare tutte e due queste immagini in modo che diventino connesse e non semplicemente estremi incompatibili. Potrebbero far parte di una storia, potrebbero condividere degli aspetti comuni, potrebbero trasformarsi in una sintesi creativa che sia qualcosa di più delle singole parti…esprimete il vostro lato creativo aprendovi a infinite possibilità, non c’è una cosa giusta o sbagliata!
Realizzate quindi quello che avete immaginato utilizzando le foto e tutto ciò che può esservi utile per “unirle”: colori, pezzi di stoffa, lustrini, altri pezzi di cartoncino, ecc.
Ora lo vedete! Il vostro dilemma è lì, di fronte a voi e voi lo avete perfettamente integrato, risolto. Prendetevi tutto il tempo necessario per esaminare il frutto del vostro lavoro mentale e fisico e ri-osservatelo ogni volta che ne sentirete il bisogno, quando tornerà ad assillarvi sotto forma di pensiero.
Dedicatevi a questo esercizio quando sapete di avere tempo a sufficienza per farlo e piena libertà di potervi esprimere, sia attraverso la macchina fotografica che con i mezzi artistici. La sua efficacia non deriva, infatti, soltanto dalla realizzazione/osservazione del prodotto finale ma dal processo per mezzo del quale si è concretizzato.
Buon lavoro!