Il rumore del silenzio

La Mindfulness, come abbiamo visto nell’articolo introduttivo “la mindfulness e la mindful eating”, è fatta soprattutto di pratica; con questo termine si fa riferimento alla meditazione, un’attività mirata allo sviluppo sistematico della consapevolezza, coltivata per oltre 2500 anni nel mondo buddista sia monastico che laico, in varie parti dell’Asia. Il motivo della sua diffusione nel mondo occidentale, risiede nelle sue grandi potenzialità benefiche rispetto a diverse problematiche sia fisiche che psico-fisiche. Grazie alla pratica costante della consapevolezza, è possibile migliorare considerevolmente il proprio stile di vita in modi spesso del tutto inaspettati. Ma che cos’é, di preciso, la meditazione? Meditare significa osservare deliberatamente il proprio corpo e la propria mente, lasciando scorrere le esperienze mentre accadono, senza porre giudizio e senza cercare di controllarle. Si tratta di un’attività apparentemente semplice ma che, in realtà, richiede impegno ed energia. Jon Kabat-Zinn, fondatore della Stress Reduction Clinic e del Center for Mindfulness in Medicine, propone il seguente esercizio per farci comprendere la difficoltà intrinseca alla meditazione ovvero la resistenza della mente al pensiero.

” Chiudi gli occhi e stai seduto con la schiena diritta, senza irrigidirti. Porta l’attenzione al tuo respiro. Non cercare di controllarlo, lascia che accada da sé e semplicemente sentilo, sii consapevole del suo scorrere, del suo entrare e uscire. Prova a mantenere l’attenzione concentrata sul respiro in questo modo per tre minuti.Se sopraggiunge il pensiero che è sciocco o noioso star semplicemente seduto a osservare il respiro che entra e che esce, nota che questo è semplicemente un pensiero, un giudizio della tua mente. Lascia che questo pensiero passi e riporta l’attenzione al respiro. Alla fine dei tre minuti, nota come ti sei sentito durante l’esperimento e nota per quanto tempo la tua mente si è distratta, perdendo la consapevolezza del respiro. Che cosa sarebbe successo se avessi continuato per dieci minuti, per mezz’ora, per un’ora? La mente di quasi tutti noi tende a vagare e a saltare facilmente da una cosa all’altra. Ciò rende difficile mantenere l’attenzione concentrata su una cosa, per esempio sul respiro, per un certo tempo, se non impariamo a calmare e a stabilizzare la nostra mente. Questo esperimento di tre minuti è un assaggio di che cos’è la meditazione.”

Tratto da “Vivere momento per momento”di Jon Kabat-Zinn

Se avete svolto l’esercizio, avrete notato come sia forte il rumore del vostro silenzio. Qualche pensiero potrebbe avervi distratto, un rumore potrebbe aver distolto l’attenzione dal respiro, forse avete giudicato la vostra meditazione dicendovi che non la stavate svolgendo bene…quante volte è successo, in soli tre minuti? Non siamo qui per cercare una risposta; abbiamo svolto questo esercizio per capire in cosa consiste la meditazione di consapevolezza (in modo molto, molto semplificato). Come avrete notato durante l’esercizio, dirigere l’attenzione e restare in uno stato di autentica calma, richiede sforzo. Praticare la meditazione è un modo per apprendere come funziona la nostra mente, sempre tesa a riflettere sul passato e sul futuro, piuttosto che sul presente. Il motivo per il quale perdiamo molti momenti della nostra vita è proprio questo: siamo solo parzialmente consapevoli di ciò che accade nel presente. Se ciò è vero per tutte le circostanze della quotidianità, lo è anche per quanto riguarda il nostro modo di alimentarci. Per questo, la mindful eating, è a volte l’ultima, se non l’unica, strada per rimpossessarsi della propria capacità di saziarsi, di godere del proprio cibo, di sentirsi nutriti e in pace col proprio corpo.

 

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...